UN MIRACOLO QUOTIDIANO
A cura di: Giampaolo ErcolanoLOURDES NEL 1858

Nel 1858 Lourdes conta 4135 abitanti e si presenta come un borgo stretto attorno al Castello che domina la valle. Nel censimento effettuato due anni prima si annovera una popolazione formata da cavatori di pietra e di ardesia, raccoglitori di legna, lavandaie per i notabili, mugnai che vivono miseramente. 1836 di essi vengono definiti poveri, che non riescono a sopperire alle esigenze della vita quotidiana, Francois Soubirous è il numero 896: è un mugnaio fallito. Il paese vive principalmente di allevamento di maiali e prodotti agricoli. Accanto a questa situazione sociale vengono annoverati i notabili del paese: farmacisti, notai, medici, giudici, cittadini abbienti e proprietari terrieri.

Dopo le Apparizioni, Lourdes subisce delle profonde e indispensabili trasformazioni per accogliere le centinaia di migliaia di Pellegrini che ogni anno vi affluiscono.
Si costruiscono le prime due Basiliche: dell’Immacolata Concezione (1876) e del Rosario (1901), la ferrovia, i Centri di Accoglienza dei Malati Accueil S.Frai (1872) e Notre Dame (1907) e le prime piscine.
LA FAMIGLIA DI BERNADETTE

Avranno in tutto 9 figli, ma solo 4 sopravviveranno: Bernarde Marie, Toinette Jean Marie e Justin. A Boly Bernadette ha vissuto felicemente i primi 10 anni della sua vita, infatti lo definirà “ le Moulin du bonheur”, il Mulino della felicità.

Ma in seguito con l’avvento della Seconda Rivoluzione Industriale, l’introduzione del funzionamento meccanico delle macine e l’incapacità nel commercio di Francois, il mulino fallisce e sono costretti a lasciarlo e prenderne in fitto degli altri dai quali saranno puntualmente cacciati per insolvenza. Arriveranno così al Cachot, la prigione, che un cugino di Francois concede gratuitamente alla famiglia. È il vecchio carcere di Lourdes abbandonato perché umido e malsano, buio e fetido: una stanza di metri 4,40×3,72. Qui Bernadette si ammalerà di asma e resterà colpita dal colera.

BERNADETTE: L’ULTIMA DI LOURDES

Nel gennaio del 1858 Bernadette torna da Bartrès dove la famiglia l’aveva mandata a fare la serva, a pascere gli agnelli e a badare ai figli della sua madrina. È una soluzione indispensabile, vista la povertà della famiglia: sarebbe stata “una bocca in meno da sfamare”. Torna quindi a Lourdes per il suo grande desiderio di fare la prima comunione che farà l’8 giugno di quell’anno. Ha 14 anni, è analfabeta, non conosce la lingua francese, sa recitare solo il Padre Nostro, l’Ave Maria e l’invocazione “O Maria concepita senza peccato”, ma non conosce il significato di quelle parole, il cui senso le rimane oscuro. Conosce solo il dialetto della sua zona, la Bigorre, un misto di francese e spagnolo. È malaticcia, si ammalerà anche di tubercolosi ossea. È alta appena metri 1,40. Appartiene ad una famiglia che tutti disprezzano e giudicano vergognosa. Bernadette è l’ultima: a livello sociale, fisico, religioso, culturale, economico. Quando le chiedevano: “Perché la Vergine è apparsa a te?”, rispondeva: “Non lo so, forse perché ero la più povera”. Eppure la Vergine è apparsa a lei e le dava del “Voi”, come si fa con le persone di rispetto.



LE APPARIZIONI E I MESSAGGI

11 febbraio 1° Apparizione
Bernadette con la sorella Toinette e l’amica Jeanne Vedere si recano alla Grotta di Massabielle per raccogliere legna. Mentre Bernadette si toglie le calze per attraversare il torrente di Savy sente una folata di vento, ma le foglie dei pioppi sono ferme. La seconda volta vede una Signora vestita di bianco con una fascia azzurra nei fianchi e una rosa gialla su ogni piede.
14 febbraio 2° Apparizione
Bernadette sente una forza che la spinge ad andare alla Grotta dove vede di nuovo di Signora.
18 febbraio 3° Apparizione
Bernadette chiede alla Signora di scrivere il suo nome, Lei risponde che non è necessario e inoltre le dice “Prometto di renderti felice non in questo mondo ma nell’altro”. “Volete avere la bontà di venire qui per 15 giorni?”.
20 febbraio 5° Apparizione
Alla Grotta ci sono circa 500 persone. La Vergine insegna a Bernadette una preghiera personale.
21 febbraio 6° Apparizione
“ Pregate per i peccatori”.
23 febbraio 7° Apparizione
La Vergine confida a Bernadette 3 segreti che lei non ha mai rivelato.
24 febbraio 8° Apparizione
“Penitenza, penitenza, penitenza!”.
25 febbraio 9° Apparizione
“Andate alla fontana e lavatevi”. “Mangiate di quell’erba”.
27 febbraio 10° Apparizione
“Baciate la terra per i peccatori. Dite ai sacerdoti di costruire una cappella e che qui si venga in processione”. Bernadette riferisce la richiesta al Parroco Peyramale.
1 marzo 12° Apparizione
Una donna immerge il suo braccio paralizzato nell’acqua della sorgente e lo muove di nuovo.
2 marzo 13° Apparizione
La Signora ripete la richiesta della cappella e delle processioni.
25 marzo 16° Apparizione
“Io sono l’Immacolata Concezione”.
7 aprile 17° Apparizione
Il cero che Bernadette regge non brucia la sua mano durante l’estasi.
16 luglio 18° Apparizione
Non vi è nessun messaggio. Bernadette vede la Vergine della prateria di fronte alla Grotta nonostante le tavole di legno che la chiudono. Dirà: “Non l’ho mai vista così bella. Aveva gli occhi azzurri.”
LOURDES OGGI


CURIOSITA’, NOTIZIE E ALTRO ANCORA…
LOURDES: ORIGINE DEL NOME.
Nell’anno 778 un comandante mussulmano, Mirat, conquistò la città e il Vescovo del luogo fece un accordo: gli permise di tenere la città a condizione che si convertisse. Lui abbraccio la fede cristiana e si fece chiamare col nome della Vergine che si venera nel paese del vescovo: Lorus (rosario, corona di rose).
Era sempre esistita ma era stata coperta dal pietrisco del fiume che la coprì durante le sue esondazioni. Era la parte terminale di un fiume che sorgeva a 300 km di distanza, si ingrottava a 80 metri sotto terra e fuoriusciva alla Grotta.
Era l’immondezzaio dell’ospedale di Lourdes, il posto dove si incontravano gli amanti clandestini, il luogo dove un allevatore portava i suoi maiali a bere e mangiare l’erba. Nel dialetto di Lourdes veniva chiamata “La toute aux cochons”, la grotta dei maiali.
Poco prima di partire per Nevers, Bernadette riceve una proposta di matrimonio da parte di uno studente di medicina di Nantes che chiede al Vescovo di farsi intermediario presso la Fanciulla.
La Vergine parlò in dialetto a Bernadette che era la sola lingua che conosceva. Prima del 25 marzo Bernadette chiama la Vergine Aquero, in dialetto “Quella”, “Quella là”, poi quando la Madonna rivela il suo nome dice la Vergine. Infatti la Vergine non dice a Bernadette in francese: “Je suis l’Immaculeè Conception”, ma :” Que soy (io sono) era (l’) Immaculada Counceptiou (Immacolata Concezione), come testimonia la scritta sulla base della statua alla Grotta.
Tra il mese di aprile e luglio del 1858 nei villaggi vicini a Lourdes si verificano fenomeni di “Apparizioni”. Ogni tanto si grida al “Miracolo” di fronte a bambine che, suggestionate dall’esperienza di Bernadette, dicono di aver visto la Vergine, ma dopo qualche mese nessuno ne parla più.
Bernadette era amatissima dalla gente comune che fin dalle 5 del mattino stazionava fuori dalla sua casa. La devozioni verso la Santa Bambina sfociò in fenomeni di fanatismo: le fu rubato un rosarietto di pochi soldi che aveva sempre avuto in tasca durante le Apparizioni e inoltre la gente furtivamente le tagliuzzava i vestiti per tenerli come reliquie.
Quando chiedevano a Bernadette se la Signora della Grotta era bella come Madame Pailhasson, lei rispondeva: “Oh no, molto più bella!”. Sophie Pailhasson, proprietaria di una cioccolateria a Lourdes era ritenuta la donna più bella del paese. Una mattina vede Bernadette che osserva i dolci in vetrina che non potrà mai compare, allora esce dalla pasticceria e le chiede: “Sei tu Bernadette, quella che va alla Grotta?” Bernadette risponde:” Si, signora, sono io”. Di punto in bianco le da uno schiaffo chiamandola “Petite merdeuse” (puttanella). Bernadette non sa spiegarsi la ragione di quel gesto.
Bernadette proclamata patrona dei mezzi di comunicazione e di tutti i mass media perché è stata la prima Santa ad essere fotografata. Le sedute fotografiche duravano lunghe ore e Bernadette non riusciva a stare in ginocchio e a guardare in un punto come se vedesse la Vergine, allora per farla
stare dritta le legavano una tavola sulla schiena coprendola poi col “capulet” (il mantello con cappuccio dei contadini dei Pirenei).
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Autore | Titolo | Editore |
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Renè LAURENTIN | Bernardetta vi parla Lourdes cronache di un mistero | Ed San Paolo Mondadori edizione |
Antonio BERNARDO | Così è nata Lourdes Lourdes e Bernadette | Tipografia Don Guanella Ed Il Calamo |
A cura di Mons Erasmo Napolitano | Bernadette Soubirous Lettere e appunti intimi | Ed San Paolo |
Giampaolo Ercolano | Bernadette: l’ultima | Fratellanza-Periodico della Fondazione U.A.L.S.I.- anno 1 n.2 |